Progetti speciali:
Informatica e robotica
L'insegnamento delle discipline informatiche viene svolto da un docente specialista all'interno di un laboratorio attrezzato con computer sempre aggiornati e collegati a Internet (connessione protetta).
Particolare attenzione a partire da quest’anno è stata data all’insegnamento della robotica.
Un’esperienza entusiasmante verso la quale gli stessi alunni hanno dimostrato sin dall’inizio grande interesse e curiosità.
Lo stesso Ministero dell’Istruzione ha negli anni più volte invitato gli insegnanti a sperimentare il coding a scuola promuovendo l’iniziativa “Programma il Futuro”.
La nostra scuola ancor prima si è mossa verso l’attivazione e la valorizzazione del pensiero computazionale come arricchimento della persona e dello stile cognitivo, attivando questo progetto di informatica. Quando parliamo di robotica educativa ci spingiamo oltre perché portiamo il “coding” nel mondo reale unendo la programmazione a modelli concreti su cui i bambini possono “mettere le mani’’.
Le esperienze si basano in modo peculiare sulla didattica per competenze, riprendendo quindi le caratteristiche del costruttivismo e, in modo particolare, del cooperative learning. Il maestro di informatica Fedele Oricchio ha proposto ai bambini, in modo quasi sistematico, il lavoro a coppie o a gruppi cooperativi (con o senza l'uso della tecnologia), sia per incentivare la loro autonomia personale sia per promuovere lo scambio cognitivo tra gli alunni.
E’ stato scelto un prodotto che trova nella sua semplicità un suo punto di forza permettendo un agevole approccio alla robotica: MBot.
MBot, si monta in poco tempo e sono stati proprio gli alunni della classe quarta a montarli in piena autonomia comprendendo, già dalle prime fasi di montaggio, quali fossero le caratteristiche peculiari di ciò che stava nascendo dalle loro mani.
MBot, , fedele al motto “imparare giocando”, viene considerato tra i kit robot da costruire più interessanti in circolazione, consente di realizzare un robot su ruote, mosso da due motori, con sensori ottici e a ultrasuoni e un collegamento bluetooth. Il kit di montaggio, composto da 38 pezzi, permette di dar vita a robot “segui linea” o “anti ostacolo”.
Una volta assemblato il proprio MBot ogni gruppo, attraverso il software mBlock, ha prodotto algoritmi via via più complessi per farli eseguire alla macchina connessa al PC tramite bluetooth. Il robot che avevano prima toccato e manipolato come “oggetto”, non appena collegato al computer è diventato “vivo”, suscitando una reazione istintiva di relazione.
In una fase successiva, divisi in coppie di lavoro, i bambini hanno provato a realizzare in autonomia una piccola stringa di istruzioni per poter interagire con il robot utilizzando i pc a loro disposizione. La validazione del codice inserito, fatta attraverso il collegamento del robot, ha permesso ai bambini di essere immediatamente consapevoli dell’efficacia dell’istruzione inserita e della bontà del percorso logico seguito, creando evidenti e comprensibili manifestazioni di soddisfazione ed entusiasmo.
Tutti gli alunni sono riusciti a completare la consegna e questo ha ancora di più dimostrato la reale validità di questo tipo di approccio cognitivo che permette di arrivare, gradualmente, alla scomposizione di un problema (come fare per farlo muovere o suonare?) in una serie di step processuali in cui ogni alunno possa trovare una strada logica da seguire passo dopo passo.